L'analisi della situazione di liquidità attraverso il calcolo degli indici tende a verificare in che misura la combinzione impieghi-fonti è in grado di produrre. nel breve periodo, flussi monetari equilibrati, ossia tali da consentire di far fronte in ogni momento agli impegni di uscita che la gestione richiede.
All'interno del Report indici che il software di analisi di bilancio ANABIL predispone in automatico si legge che L'analisi della liquidità mette in relazione l'attivo circolante e il passivo corrente dello Stato patrimoniale allo scopo di verificare la capacità delle fonti a breve termine di finanziare gli investimenti-impieghi correnti, determinando, nel breve periodo, flussi monetari equilibrati, in modo che l'azienda possa far fronte in ogni momento alle uscite monetarie che la gestione richiede.
Nell'ambito dell'analisi della liquidità si prendono in esame gli indici di correlazione e di equilibrio riferiti all'area degli impieghi correnti e a quella dei debiti a breve.
Il primo da esaminare è l'indice di liquidità corrente che si ricava dal quoziente tra le attività correnti e le passività correnti.
Questo indice è conosciuto anche con il nome di quoziente di disponibilità, in inglese con il termine di current ratio. Esso esprime la capacità dell'azienda di far fronte agli impegni finanziari a breve utilizzando i mezzi liquidi già disponibili e con i recuperi monetari prossimamente provenienti dagli impieghi correnti.
Considerando l'esempio già presentato nell'esame della solidità, dati i valori espressi nello Stato patrimoniale sintetico:
possiamo rilevare come il quoziente tra le attività correnti e le passività correnti sia pari a 1,34, che, come indicato nella successiva tabella chiave di lettura, rivela una situazione da controllare e da approfondire, specie se nella comparazione temporale, nel corso di vari esercizi successivi, tende a peggiorare.
La chiave di lettura di questo indice viene presentata in ANABIL con la seguente tabella:
Il quoziente current ratio assume una maggiori significatività da un confronto temporale in quanto se il valore dell'indice risulta stabile, rivela una crescita omogenea tra attività e passività.
A causa del peso che ha il valore del magazzino, il quoziente di disponibilità o current ratio non è un indicatore particolarmente significativo per segnalare il grado di liquidità dell'impresa anche se nella pratica viene spesso utilizzato.
Quindi l'indice presenta alcuni limiti, in particolare per la presenza al numeratore delle rimanenze, che potrebbero includere anche quote che possono essere considerate immobilizzate in quanto vanno a costituire lo stock minimo e che pertanto dovrebbero essere detratte.
E' allora preferibile utilizzare altri indicatori di liquidità che non includono le rimanenze quali il margine di tesoreria e il quoziente secco di liquidità.
Anche questo secondo indicatore più severo quoziente di liquidità, conosciuto anche con il termine anglosassone di quick ratio viene esaminato nel Report di indici dal software per analisi di bilancio ANABIL. Tale indice non considera gli investimenti costituiti dal magazzino e limita la disponibilitò di copertura ai fabbisogni finanziari alle sole liquidità.
Nel Report indici di ANABIL si evidenzia che questo indice, anche nei casi in cui sia superiore a 2 e quindi rilevi una posizione di assoluta tranquillità finanziaria, non esprime compiutamente la situazione finanziaria dell'azienda. Infatti il giudizio sull'indice potrebbe essere falsato da valori stagionali o dal fatto che esso fa riferimento solo alle entrate e alle uscite a breve scadenza e rispondenti alle operazioni in corso alla data di chiusura dell'esercizio.
In termini di analisi della liquidità, nel Report indici di ANABIL si sottolinea che la liquidità aziendale viene spesso esaminata, in modo particolare da soggetti finanziatori esterni, anche con l'uso di un indicatore dato dal rapporto tra due valori economici:
Questo indice è conosciuto con il termine di indice di copertura degli interessi con cui è possibile misurare il grado di copertura delle spese per oneri finanziari netti da parte del risultato operativo.
Un'impresa ad alta redditività può avere una capacità di copertura degli interessi molto adeguata, anche se dallo stato patrimoniale si rileva un elevato grado di indebitamento. Anche per questo indice vale la considerazione della variabilità dei valori ottimali tra azienda e azienda, gli analisti considerano un 6> un valore medio prudenziale di copertura dgli oneri finanziari con il risultato operativo.
Nel Report indici di ANABIL, una pagina intera è dedicata a questo quoziente e viene anche riportata una tabella con la chiave di lettura. In ogni caso è ritenuta buona una situazione del valore dell'indice maggiore di 3.
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